Quando il pannolino prende il volo

Quando il pannolino prende il volo

Ciao popolo di mam, il post di oggi tratta un argomento pieno zeppo di interrogativi, di stress e di ansia, pieno zeppo di consigli discordanti da parte di generazioni old style, pieno zeppo di…pipì! Eh si, è arrivato il momento di togliere il pannolino durante il giorno ed abituare il bimbo a fare la pipì e, possibilmente, la cacca nel vasino, o quanto meno, avvertirci quando sente lo stimolo. Ed esistono dei parametri da tener presente. Innanzitutto il quando, e qua vinciamo facile perché la stagione estiva rappresenta il periodo ottimale: fa caldo, il bimbo non ha strati e strati di abbigliamento, quindi anche se fa flop le prime volte, si può correre ai ripari con una doccetta e via, tutto asciuga in un attimo e non ci sono problemi.

Poi il dove, e naturalmente il mare è il luogo ideale in cui portare avanti questi esperimenti, a seguire la campagna, la montagna, insomma tutti i luoghi dove si trascorre molto tempo all’aperto. Se poi, ahimè, si è in città, facciamoci bastare il parametro precedente e che la pazienza sia con noi.

Ultimo, fondamentale quesito: ma a che età si può togliere il pannolino?

Questa è una risposta molto variabile, perché non c’è un’età determinata, dipende dalla maturità del bambino, ed anche un po’ dal sesso, in base alla mia esperienza ho notato che le femmine, anche in questo (hehehe!), sono più precoci. Perciò non danniamoci l’esistenza se il bimbo di 2 anni della vicina è già autonomo in questo senso, mentre il nostro ha 2 anni e mezzo e ancora non dice “pipì”…prima o poi arriva il momento per tutti, così come per l’imparare a camminare, a parlare e…a dire le parolacce! Ora, io ho due maschi, Andrea di 9 anni e Lorenzo di quasi 2, e sto osservando che il loro sviluppo ha seguito tempistiche differenti, a parità di educazione, di ambiente familiare e sociale, per cui la componente caratteriale ha pure un peso notevole da tenere in considerazione.  La cosa importante, secondo me, è vivere serenamente le fasi di crescita dei nostri figli, senza forzare nessun progresso ma semplicemente instradandoli, dando loro le giuste coordinate in modo che percorrano la loro strada il più autonomamente possibile. Spero di aver dato qualche suggerimento utile a tutte voi neo mamme, so che spesso si brancola nel buio come zombi quando si è alle prime armi, ma, esattamente come per i nostri monelli, basta seguire il proprio cammino senza paura.

Ciao, al prossimo click!