Andrea è ufficialmente grande. Il suo amico di scuola Vincenzo l’ha invitato a trascorrere il week end nella sua casa al mare. E subito mi ritorna in mente quando, diciottenne, giuravo a me stessa “i miei figli faranno tutte le esperienze possibili, non gli porrò mai dei limiti, mi diranno tutto ed io mi fiderò sempre di loro”…
Ma ora mi ritrovo a ripetere quelle frasi tanto odiate tipo “telefona appena arrivi”, “mi raccomando stai attento”, “mangia”, ecc. che mia mamma mi dice incredibilmente ancora oggi, ma questa è un’altra storia.
Come ho fatto a cadere in questa trappola annunciata? Scrivo questo post e con la coda dell’occhio guardo il cellulare qui di fianco cercando una vibrazione, una luce, uno squillo. Andrea è in viaggio ed io sono in un limbo in cui il respiro non ha il solito ritmo, lo sento, i minuti non sono fatti di 60 secondi…
Esagerata, si lo so che lo state pensando, e avete ragione!
Lo penso anch’io di me stessa, ma qui il razionale si distacca dall’emozionale, da quella parte di te che va sola, forse ha un suo cervello invisibile, è fuori controllo. Una mamma pensa tante cose insensate, là fuori ci sono mille pericoli, in tv si parla dell’ennesimo attentato terroristico, è un mondo malato…ma forse lo è sempre stato, in un modo o nell’altro. Per una mamma, lo è sempre.
Questo maledetto schermo non dà segni di vita. Apro il freezer e agguanto la vaschetta di gelato, che nessuno provi a fermarmi! Lo gusto come un predatore la sua preda, pochi minuti di freddo anestetico per i miei nervi tesi, un dolce oblio. Il gelato, una droga dagli effetti devastanti…per i miei rotoli, ma così brevi in termini di tempo, quindi dopo 5 minuti ripiombo nel pre panico.
Controllo il cellulare, tutto fermo…ma, un momento, troppo fermo! Nooo, ho messo senza accorgermene la modalità aereo…con l’espressione da pazza riaggancio il segnale e trovo una chiamata persa, foto e messaggi di Andrea su whatsapp. Di un’ora prima. Un’ora di ordinaria follia inutile.
Andrea, hai una mamma molto ganza e moderna che ti ha risposto con tutta tranquillità un’ora dopo il tuo messaggio, perché stava lavorando e non si è resa conto dell’orario… In realtà è un’imbranata, ma questo non lo saprai mai, hehehe!
E con questo post un po’ romanzato, vi aspetto al prossimo click!