Cucù…e il parco giochi non c’è più!

Ciao mam, eccomi quì, dopo un’assenza-trasloco che (chi di voi ci è passata mi potrà comprendere) mi ha sconvolto abitudini, programmi e stile di vita! Per fortuna le abitudini si recuperano, i programmi sono sempre li che mi aspettano e lo stile di vita è senza dubbio migliorato…ma di questo vi parlerò nel prossimo post.
Ora invece, vi spiego, e vi mostro anche, la sorpresa amara che mi fatto la mia città, in un normale pomeriggio di fine Primavera.

Intorno alle 18, dopo un pomeriggio di caldo torrido, ho raccolto figli e nipote dal divano e li ho portati al parco giochi in centro, dal quale mancavo dall’Estate precedente. Ho trovato tale parco in una condizione indescrivibile, in uno stato di degrado vergognoso.
Ora, sorvolando sui particolari descrittivi, che vedrete con i vostri occhi visionando il video quì sopra, mi domando, chi e cosa siano responsabili di questa situazione. Non mi va di puntare il dito esclusivamente sulle istituzioni, il Comune, perché sarebbe troppo superficiale. Il parco giochi è stato inaugurato pochi anni fa, ed immagino che fosse in perfette condizioni,

quindi i primi colpevoli siamo proprio noi cittadini di Avellino, che abbiamo perso quel senso di appartenenza che ci lega al nostro territorio e a quello che esso ci offre;

un senso quasi di vergogna hanno i nostri ragazzi, già dai tempi in cui ragazza lo ero io, nell’identificarsi come “di Avellino”, come se si risentisse di appartenere ad una città di basso rango sociale…
Da quì, il poco rispetto dei “nostri” beni pubblici: chi se ne importa se si gettano cartacce per la strada (a 10 centimetri dal bidone della spazzatura); chi se ne importa se il cane di tizio fa la cacca sul marciapiede, e lì resta; chi se ne importa se si spacca lo scivolo in un parco giochi per bambini. Se non c’è senso civico, a tutti i livelli, che ne parliamo a fare?
Ok, individuati i primi diretti colpevoli, il caso non è chiuso. Perché a questo punto un Comune degno di questo nome dovrebbe intervenire. Ecco la colpa, indiretta, gliela concedo, ma c’è. Il Comune è assente, non vedo e non sento. E una città senza Tutor, è persa. Soprattutto su temi come i bambini e la famiglia,

perché se una città si risparmia sui servizi ai bambini-famiglia, è una terra arida e priva di semi, destinata a scomparire…

Buona (si fa per dire) visione, al prossimo clik.